domenica 22 giugno 2008

FATTI E BUGIE Lettera al Direttore dell'Informazione

Egregio Direttore,

nell’ultimo numero pubblicato ho letto con sconcerto e umana pietà che un collega opinionista , Antonello Corrado, ricorre alla pura menzogna per attaccare la mia persona, e con me, credo, il partito che rappresento.
Argomentando sul Referendum del 25 Maggio, ad un certo punto parla di critiche mosse ai cittadini che hanno votato.
Cito testualmente: ” Tanto per fare uno degli esempi possibili, la Consigliera D’Adda, del Partito Democratico, durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, con un giro di parole, ha sostanzialmente dato dei “tonti” ai concittadini che hanno votato: questa non è etica politica!”.
Il signore utilizza la locuzione “giro di parole”, credendosi così sufficientemente furbo da poter raggirare una eventuale smentita.
Si rassicuri. Non solo la smentita c’è, avendo la Consigliera D’Adda espresso il concetto esattamente contrario, vale a dire che i cittadini rimasti a cosa, il 92% dei bustocchi, non poteva certo essere considerato “stupido”.
Ma, trattandosi del Consiglio Comunale, esiste la verbalizzazione di quanto viene detto, e questo consente di mettere a confronto non due punti di vista, ma un fatto e una bugia.
Per cui è altrettanto possibile adire per via legale e ristabilire la verità.
Se una smentita ufficiale non vi sarà, questa è l’unica strada che ritengo percorribile.
Non credo che questo possa mutare il carattere di chi al confronto politico sostituisce la denigrazione personale.
Potrà servire ai cittadini sapere che la propria dignità non si baratta, e si è disposti a lottare per affermarla.

Erica D’Adda

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