venerdì 16 maggio 2008

BUSTO E IL BILANCIO Non ci sono soldi e ... basta con l'indebitamento

Settimana importante, in Consiglio Comunale. Si è votato il Bilancio di Previsione. E’ lo strumento operativo nel quale sono riassunti e sintetizzati, in termini finanziari, gli obiettivi e la pianificazione di chi governa la città. Vale a dire: di cosa pensano abbia bisogno Busto, e cosa intendono fare i nostri amministratori?
Diciamo una banalità: ai cittadini quella sintesi di dati finanziari si presenta spesso come poco comprensibile, per cui i non addetti ai lavori non sono sempre nelle condizioni di acquisire tutti gli elementi di giudizio per capire se quei numeri corrispondano o meno alle aspettative concrete di chi vive sul territorio. E se le promesse degli anni precedenti sulle opere che si prevedeva di realizzare sono state mantenute, e come.
Proviamo a dare noi, del PD, alcuni elementi di giudizio che portino a capire la valutazione che ha motivato il nostro voto contrario, sperando che almeno questa sia comprensibile ai molti.
Primo. Continueremo a pagare la nuova tassa introdotta lo scorso anno, quell’addizionale IRPEF che, come sanno dire così bene la Lega e Berlusconi, “ mette le mani nelle tasche dei cittadini”; quelli di Busto, nello specifico. Nel 2008 pagheremo quattro milioni. Hanno tolto con l’ICI da una parte, e hanno preso dall’altra, e spesso le famiglie hanno perso più che guadagnato. Da notare: l’ICI l’ha abbassata anche il Governo di centrosinistra, rimborsando i comuni per quello che non incassano. Se aspettavano a fare operazioni demagogiche ieri – sappiamo tutti che i governi nazionali hanno la soppressione di questa tassa nei loro programmi - i cittadini oggi non pagherebbero comunque, e il comune avrebbe più soldi in cassa. Grande senso della politica!
Un inciso: l’ottovolante dei Cinque Ponti, quell’obbrobrio che Lega e alleati hanno realizzato e chiamano “Passerelle”, c’è costato circa 3,5 milioni di euro. Praticamente come il primo anno di IRPEF. Grazie!
Secondo. Già lo scorso anno dovevamo avere dalla provincia un contributo di 300.000 € per la riduzione della tassa sui rifiuti. Ci veniva concessa per “compensare” la presenza sul territorio cittadino dell’inceneritore ACCAM. Contributo messo a bilancio e poi tolto perché non si sapeva se sarebbe arrivato. Non è arrivato.
E cosa fanno quest’anno? Rimettono a bilancio la somma di prima, e in più quella del 2008, in tutto 600.000 €. Neanche questa volta sanno se arriva, e allora perché la scrivono? Probabilmente “fa scena”.
Morale: i cittadini continueranno a pagare la tassa sui rifiuti, senza sconti. Arriveranno poi quei soldi? E chi lo sa, non lo sanno neanche loro. Certo è che nel 2009 non ci saranno più. La tassa invece sì.
Paghiamo più tasse; sconti non ce ne sono; abbiamo in corso una – per noi rischiosa - operazione finanziaria che ci indebita negli anni a venire, ma potrebbe portare soldi per opere d’investimento, costruzioni o ristrutturazioni importanti, che incidano sulla città e il suo sviluppo futuro. Cosa può pensare un tipico e pragmatico cittadino della nostra Busto? Se sacrifici si debbono fare, che si facciano: vorrà dire che servono a rimettere in moto la città.
Pensa male, poveretto. Non solo non ci sono impegni di risorse nel senso indicato, ma non si faranno neppure le cose inserite nel Bilancio di Previsione dello scorso anno. Quali? Abbiamo confrontato voce per voce il Previsionale 2007 e quello 2008: niente sistemazione della Piazza di Madonna Regina, niente miglioramento viabilistico via Montegrappa /via Piombina, niente ampliamento Palestra Liceo Scientifico, tolti 400.000 € alla ristrutturazione della Colonia di Alassio, 570.00 all’illuminazione pubblica, 1.300.000 al Servizio Idrico Integrato, 500.000 alla sistemazione scalo ex- Hupac, …
Perché, ci siamo chiesti? Siamo andati a leggere le relazioni degli assessori, e citiamo direttamente da quella dell’Assessorato ai Lavori Pubblici (Girola, Lega):“…evitare qualsiasi forma di indebitamento per la realizzazione delle opere pubbliche”.
Assessore, le opere pubbliche si fanno sempre indebitandosi, con i mutui, mica si paga in contanti! La spiegazione però si completa con quanto scrive quello al Bilancio, Cattaneo (AN/PdL): “non aumentare l’indebitamento, anche in considerazione di residui passivi oggetto di ricognizione”. In soldoni, abbiamo troppi debiti contratti negli anni precedenti. Sorvolando su quell’anche –ci potrebbero essere ulteriori ragioni, magari legati all’efficienza (!) dell’assessorato ai lavori pubblici?- ci sorgono spontanee due domande. Chi ha fatto quei debiti? Due giunte Leghiste, una e mezza di centrodestra. Cioè loro!
E allora, lo scorso anno i debiti non c’erano, o non li avevano visti?
Non c’è più spazio - ma da dire ancora molto! – per cui veniamo al “bilancio”: non ci sono obiettivi, non programmi precisi, non un’idea di città da discutere, niente soldi.
La previsione…lasciamola a chi legge.

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