venerdì 16 maggio 2008

"SCELTA POLITICA", lo ha ammesso l'Assessore Cattaneo

Iniziamo questo appuntamento con un omaggio alla testata che ci ospita. Trattandosi di pubblicazione settimanale, non solo permette di esprimere le proprie opinioni sulla situazione locale, ma anche di istituire un vero e proprio “colloquio” con i cittadini, riprendendo un argomento che si ritiene particolarmente importante per la nostra Busto.
E che a volte non trova spazio manco per una riga sul resto della stampa locale. Com’è giusto e democratico che sia, ognuno fa inform@zione come meglio crede.
Dunque: avevamo promesso di chiedere maggiori spiegazioni su quella manovra finanziaria che rientra nei cosiddetti “derivati o swap”, strumenti oggetto d’indagine della Corte dei Conti, e costantemente trattati dalle testate nazionali. Come anticipato tempo fa da queste colonne, l’operazione consente di ridurre fino al 2013 i pagamenti per la copertura del nostro debito comunale, liberando risorse per finanziare nuovi investimenti per almeno 11,8 milioni di €. Questi soldi li restituiremo tra il 2014 e il 2031. Sempre in quella data, dovremo restituire anche il costo dell’intera operazione, quasi nove milioni. In tutto poco meno di venti milioni di €. Quasi quaranta miliardi della vecchia moneta. Considerandola un’operazione formalmente corretta, ma politicamente dubbia perché sposta il peso maggiore del debito negli anni a venire, caricandolo sulle spalle della generazione futura, abbiamo chiesto approfondimenti nella sede istituzionale: la Commissione Bilancio. Un nervosetto e un po’ infastidito assessore al bilancio, il noto prof. Alberto Cattaneo, tra l’irritato e il sorpreso – ma come! avevo già chiarito tutto! – dall’alto della sua indubbia competenza ha dovuto di nuovo spiegare com’è costruita l’operazione. A sentirlo, si sarebbe detto perfino asettica politicamente, tant’era il compiacimento che traspariva dalle sue parole.
Una volta reso noto al professore che chiedere approfondimenti non è solo un diritto, ma soprattutto un dovere dei consiglieri, così come rispondere alle interrogazioni è compito di un assessore, che con “professore” in comune ha solo la rima, il quadro complessivo è risultato molto più chiaro.
E’ certo che trattasi di scelta politica: trovandosi di fronte ad un debito cospicuo e a risorse sempre più limitate, senza contare le grane della corte dei conti, la maggioranza che governa la città – Lega e PdL – ha imboccato una strada precisa. Avere a disposizione un anticipo in questi pochi anni, e spostare la restituzione del denaro con i relativi e cari interessi negli anni a venire. Per essere chiari: un giovane bustocco/bustese che nel 2015 entra nel mondo del lavoro a 25 anni, se tutto va bene per 17 anni, vale a dire fino a quando ne avrà 42, porterà sulle spalle un bel malloppo da pagare.
Non è tutto: quegli undici milioni che prendiamo adesso non sono destinati a finanziare una o due opere importanti, non hanno una finalità specifica a giustificazione, legata a qualche particolare progetto di sviluppo della città. No, sono uno-due milioni all’anno che vengono spesi per opere pubbliche, certo, ma di quelle già in elenco e di medio spessore. Per esempio, esempio fatto in commissione e quindi a verbale…la sistemazione delle strade!
Guai poi a pensare di chiudere il contratto: usando i termini correnti che qualsiasi cittadino capisce, ci toccherebbe pagare la somma di € 3.357.648,79. Quasi sette miliardi delle vecchie lire! Un terzo dei soldi che ci anticipano: potremmo considerarla un’assicurazione fatta dal comune alla banca?
Una scelta politica, dunque, e tale che non ci convince. Però, non ci crederete, che sia una scelta politica questa volta l’ha ammesso anche l’assessore, alla fine ritornato ai toni della normale cortesia. Ringraziamo. Veda, caro assessore, come tutti i suoi colleghi non è lì per grazia ricevuta, ma per nomina politica. Noi lo sapevamo, magari adesso ne è un po’ più consapevole anche lei.Nota finale: abbiamo voluto affrontare di nuovo l’argomento perché, a quanto si dice, dopo la votazione del bilancio di previsione vi saranno cambiamenti nella giunta. E pare che uno degli assessori che se ne andranno, per motivi personali e impegni professionali, sarà proprio quello al bilancio. Se ciò accadesse, e se vi fossero problemi in merito all’operazione di cui abbiamo parlato, il suo artefice non ci sarà più. Chi lo sostituirà scaricherà le colpe sul predecessore, la maggioranza non ha detto una parola in commissione oggi, figuriamoci domani! l’argomento è tanto complicato che .. chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, chi avrà da dare darà. Con buona pace di chi li ha votati.

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