martedì 7 ottobre 2008

DOVERE E RESPONSABILITA' Non abbassiamo la guardia sull'azione della Corte dei Conti

Corte dei Conti ancora in azione? Certo, e da parte nostra, per dovere e senso di responsabilità nei confronti dei cittadini, attenzione particolare al tema senza mai abbassare la guardia. Mercoledì 24 Settembre è stato promosso dall’amministrazione comunale un seminario di formazione dal titolo:” La responsabilità amministrativa nell’ente locale”. Invitato a tenere la conferenza il dott. Massimiliano Atelli, Consigliere della Corte dei Conti e Capo Ufficio Legislativo del Ministero dell’Ambiente. Persona di grande responsabilità e spessore tecnico.
Come Partito Democratico non abbiamo voluto mancare, perché l’argomento proposto ha approfondito molti degli aspetti che sono utili per comprendere cause e motivazioni di quanto avvenuto a Busto, pochi anni or sono, durante la giunta monocolore leghista a guida Gianfranco Tosi e, per eredità probabilmente inconsapevole, quella di Gigi Rosa, centro destra. Sappiamo che la Corte dei Conti deve deliberare in merito, e che le ripercussioni sulla vita amministrativa, sui dipendenti comunali e quindi sull’intera città si configurano come cosa di non poco conto. Anzi, per essere del tutto sinceri, si caratterizzeranno come notevolmente gravi.
Ciò che ci spinge a prendere come soggetto della nostra conversazione settimanale questo argomento, è la reazione che esponenti autorevoli della maggioranza hanno tenuto in questi giorni. Rischiando, per come la vediamo noi, di rimandare una visione distorta degli avvenimenti, con quale fine giudicherà chi avrà la pazienza di seguire un tema complesso ma scottante.
Come sappiamo, nei prossimi mesi dovranno essere assunti atti che riguardano la riduzione degli stipendi dei dirigenti e di un notevole numero di progressioni per altri lavoratori del comune. I soldi che si ritengono illecitamente erogati sono soldi pubblici: di noi cittadini, per intenderci. E’ bene non scordarlo, quando si inciampa in marciapiedi rotti, buche nelle strade, giardini pubblici privi di servizi, scuole materne che chiedono da tempo piccoli interventi e li ottengono spesso nell’anno del forse…mai. Tanto per restare nelle “ piccole” cose che riguardano l’ordinaria amministrazione.
Il prof. Atelli ha lasciato pochi dubbi in merito. Dove vi sia stata dazione di denaro non giustificabile, vale a dire in mancanza di obiettivi precisi e risultati fissati e raggiunti, questi soldi vanno restituiti. Verso la fine dell’incontro, le parole del nostro sindaco ci hanno lasciati a dir poco “basiti”. E anche un po’ arrabbiati. Il primo cittadino ha evidenziato con una qual sicumera, una presunta ambiguità di alcune norme, piegando i fatti verso l’ipotesi del difetto di interpretazione a proposito degli avvenimenti sotto la lente del giudice contabile. Quasi a dire: se il legislatore fosse stato più chiaro, non vi sarebbero stati errori. Non ha aggiunto: almeno in alcuni casi, per certi aspetti particolari. Niente affatto. La vicenda a chi lo ascoltava poteva apparire frutto di qualche involontario fraintendimento.
Scherziamo? A parte il fatto che persino il segretario comunale scuoteva la testa e si lasciava andare a battute che certo non supportavano l’”analisi del primo cittadino, forse è il caso ricominciare ad assumersi le proprie responsabilità, caro Farioli.
Ovvero: 1) se anche l’alleato leghista scalpita per insabbiare le cose, alla città non importa. Ora governi tu, e tua è la responsabilità delle affermazioni che rilasci e delle decisioni che prenderai;
2) il 24 luglio 2007, due mesi or sono, la Tua giunta ha licenziato cinque delibere in autotutela: che vuol dire annullare procedimenti che si riferiscono alla vicenda in questione per non esserne coinvolti. Molto giusto.
Qualcuno deve ricordarti che hai dovuto farlo per prendere le distanze da atti in cui la legge richiedeva necessariamente il parere dei revisori dei conti, con apposita relazione illustrativa tecnico contabile, che non c’è mai stata? Come lo chiami questo, un “difetto” d’interpretazione? Anche l’erogazione di stipendi pari a 38.000 euro il mese di agosto, e magari altrettanti qualche mese prima, sono un difetto d’interpretazione?
Per favore, siamo seri! Qualche fatto certamente ricadrà in quello che Atelli ha definito danno lieve, e quindi involontario. Il resto è danno grave, di cui si deve rispondere. A cui un’amministrazione seria deve far seguire atti conseguenti, se ne è convinta. Se no, prenda pubblicamente posizione, e difenda chi li ha assunti.A proposito: le delibere citate sono facilmente reperibili sul sito on line del Comune di Busto, numeri: 393,394,395,396,409. Dobbiamo dire altro? Verrà rimproverato altro all’opposizione? Volete che facciamo di più? Siamo d’accordo, carissimi cittadini. Alle prossime amministrative, per favore, spegnete la televisione per un po’, lasciate perdere quello che succede a Roma e, guardando in casa nostra, osate un atto coraggioso e innovativo: cambiate voto. Possiamo fare di più, meglio e con onestà.

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