domenica 30 marzo 2008

BUSTO,CHE FA? Voglia di aria nuova che i sondaggi non misurano

E’ in corso una campagna elettorale difficile, complessa. Probabilmente il paese che ne uscirà non sarà lo stesso di questi ultimi quindici anni. Perché il quadro politico di riferimento sta cambiando, per agganciarsi alle esigenze di una società in veloce evoluzione. Per le risposte che deve dare a cittadini, i cui problemi quotidiani sono sempre più gravosi. Per le riforme che lo Stato e la pubblica amministrazione necessitano, se vogliono supportare la crescita e lo sviluppo.
Di certo anche qui, nel cuore di una provincia dove gli equilibri sembrano quasi immodificabili, si sente un'aria nuova. C'è qualcosa che i sondaggi non misurano, un desiderio di novità che noi intercettiamo nel quotidiano e costante contatto con la gente della nostra città.
Secondo due diverse indagini, l'Italia nell’insieme dei suoi parametri socio-economici si posiziona oltre il quarantesimo posto, almeno una decina di posizioni al di sotto gli altri grandi partner europei. La fotografia è quella di una società immobile, che si riproduce come una decalcomania, in cui i figli faranno spesso il lavoro dei padri, in cui i sogni sono tarpati dal timore della precarietà e del rischio. Ma il Partito Democratico è il partito del futuro, dei giovani: intercetta il bisogno di novità delle nuove generazioni.
Per questo il PD a Busto, per dare un primo segnale che ci metta in connessione con questa voglia di cambiamento, ha voluto candidare anche persone giovani, dinamiche, che rappresentano un vero e proprio investimento sul futuro. Un ragazzo e una ragazza di vent’anni – Jacopo Bolis e Alice De Toni - corrono nei collegi per le elezioni provinciali. Una giovane imprenditrice di trenta, Alice Colombo –una laurea in filosofia e una in viticoltura - per la Camera dei deputati.
Tre giovani nati e cresciuti a Busto, tre giovani che vivono la città di oggi e costruiranno quella di domani.
E nella notte magica del 14 marzo, quando Veltroni con il suo pullman raggiunge il teatro Apollonio di Varese e la gente riempie già platea e galleria, mentre altre duemila lo attendono in Piazza della Repubblica, è proprio la bustocca Alice Colombo a salutare il leader del PD a nome di tutta la provincia. Un fatto inusuale, diciamocelo, per il noto “varesecentrismo” che connota il territorio. Emozionato ma entusiasta, determinato e fiducioso il suo intervento.
“Vorrei parlare di giovani e di donne…la parte più debole e vulnerabile della società, eppure quella che ha in mano, in testa e “in grembo” il futuro dell’Italia. Non sono qui per piangermi addosso, sono di Busto Arsizio e i bustocchi, così come tutti i varesotti, non hanno tempo di piangersi addosso, ma la realtà è che anche qui noi dobbiamo ancora scegliere se essere delle madri o essere delle lavoratrici quando sappiamo di poter essere benissimo entrambe le cose. Molte donne della mia generazione, sia che lavorino in fabbrica, che facciano le impiegate, che siano laureate o no, percepiscono a fatica 900-1000 euro al mese. Questa è la verità anche al nord!…
Vorrei anche dare voce a questa provincia ricca e operosa, le cui imprese riescono a dialogare con tutto il mondo! Sono onorata di esserne parte e di portare all’estero, insieme con la mia esperienza, il suo nome. Il Partito Democratico rappresenta la forza, l’orgoglio di questa provincia e non certo l’ideale di chi vuole rinchiudersi in spazi angusti.
Qualche anno fa mi sono laureata in filosofia e la mia tesi di laurea iniziava con una frase, di un filosofo tedesco dell’800, che mi appassionò tantissimo e che vorrei citarvi: alla domanda di un padre su quale fosse il modo migliore di educare moralmente il proprio figlio, qualcuno diede questa risposta: “fa sì che sia cittadino di uno stato con buone leggi. Le buone leggi non sono solo delle parole scritte su un pezzo di carta, ma sono chiare e semplici e non mettono i bastoni fra le ruote alle aziende e alle persone che lavorano sodo, giovani e donne incluse, anzi le premiano! E soprattutto le buone leggi non sono tali se non c’è nessuno che le faccia rispettare!”.
I cittadini - voi - , siete qui a chiedere a chi fra poco, noi siamo certi, governerà l’Italia, di non promettere soltanto, ma di fare delle buone leggi! E noi vi garantiamo che il PD ha già raccolto questo invito e ci metterà tutto il suo impegno perché le promesse vengano mantenute”.”
Lo saranno, ne siamo certi, e vincerà la voglia di nuovo. Forza ragazzi!

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